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SKINLESS "Trample the weak, hurdle the dead" Dopo le sonore stroncature nei confronti di quella merda
totale di "From sacrifice to survival", gli Skinless si sono trovati
davanti a un bivio: continuare con la nuova (nonché pessima) formula o tornare
sullo stile del capolavoro "Progression towards evil" degli esordi?
Ovviamente la scelta è ricaduta sulla strada di mezzo, quella della classica
leccata di culo, quella che non porta a sbilanciarsi troppo, quella che alla
fine ti porta a dire: "Vaffanculo". Il nuovo disco torna infatti
indietro di quasi dieci anni, prendendo però spunti (quelle cazzo di parentesi
melodiche di pessimo gusto) qua e là dal precedente lavoro. Risultato? Buoni
riff ma slegati uno dall'altro, ricreando così una sorta di caos globale. Si
passa dallo spaccare il culo allo spaccare i coglioni. E ce n'è di differenza.
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