Home
Recensioni
Interviste
News
Contatti
Guestbook

 

DESPISED ICON  "The ills of modern man"

Madonna maiala che palle. I Despised icon rappresentavano per me la giusta formula per spaccare il culo, quel misto tra brutal death tecnico e violenza hardcore che sapeva fare parecchio male. Ma oggi cosa richiede il mercato? Il metalcore. Sempre più tecnico, più spezzettato e zeppo di controtempi. E la Century Media non è certo un'etichetta anticonformista... morale della favola: non ti fidare mai di quel cane di Dio, perché è un pezzo di merda, meschino e fascista. Il disco parte anche bene, con pezzi come "Furtive monologue" che riescono a perforare il buco del culo del Cristo merdoso, il problema è che più passano i minuti e più ci si accorge che non cambia niente, che tutto sa di pappa già mangiata e rivomitata. E non basta un po' di gurgling qua e là per poter etichettare il gruppo come death, o peggio ancora brutal. Questo è fashion metal, che piace tanto ai coglioni.


Voto: 5,5

 

Indietro